Ieri il Ministero dell’Ambiente ha rinviato per altri 9 mesi la decisione sull’espansione dello scalo di Malpensa (e quindi sulla terza pista) per “uno studio di impatto ambientale non sufficientemente dettagliato” e per “mancata ottemperanza a prescrizioni di per sé già impeditive all’estensione dell’aeroporto.”
Ma al di là dei piani di impatto e delle valutazioni tecniche sull’impatto acustico e territoriale, perché realizzare un’opera estremamente dannosa per l’ambiente, per i parchi circostanti e per i cittadini di tutta l’area per espandere un aeroporto che ha un numero di passeggeri in calo costante?