In questi mesi è stato particolarmente acceso un dibattito su quale debba essere il ruolo dei privati nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale: come purtroppo abbastanza frequentemente succede nel nostro Paese gli scontri ideologici impediscono di guardare a realtà diverse, fuori dai nostri confini e di costruire un confronto che porti a soluzioni realistiche per affrontare una situazione drammatica come quella dello stato del nostro patrimonio nazionale.
Solo uno Stato capace di aprirsi alle risorse e alle competenze dei privati con regole trasparenti, di avvalersi del terzo settore in modo strategico, di rendere efficace il rapporto con gli Enti Locali, di investire nella deducibilità per i privati, di sostenere l’impresa culturale assolverà a quanto prescrive l’articolo 9 della Costituzione e porrà la bellezza, l’arte, la cultura al centro di un grande progetto di rilancio del Paese.

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