Oggi sono tornata a Tivoli nei luoghi di Villa Adriana, un sito archeologico tra i più importanti e suggestivi che stiamo rischiando di compromettere irrimediabilmente con la perdita del titolo di Sito Unesco che potrebbe essere a rischio. La causa è un assurdo progetto di cementificazione e di lottizzazione – frutto di una speculazione edilizia – approvato purtroppo molti anni fa ma mai accantonato; un capitolo negativo che già in occasione della vicenda della discarica di Corcolle aveva messo in cattiva luce il nostro Paese, incapace non solo di valorizzare ma nemmeno di proteggere il proprio patrimonio nazionale.

I giovani che oggi ho avuto modo di incontrare per discutere di temi del paesaggio, del territorio e della conservazione e valorizzazione dei nostri beni culturali sempre più penalizzati dalla mancanza di risorse, si sono dimostrati sensibili e attenti al loro territorio. Tivoli con Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana, oltre ad altri e stupendi percorsi, ha una ricchezza di beni unica che potrebbe essere una fonte di incremento anche del turismo culturale.

Un Paese migliore deve necessariamente ripartire proprio da esempi come il loro, ai quali dobbiamo trasmettere un’idea di un futuro possibile per l’Italia e a cui dobbiamo insegnare e trasmettere l’amore per la cultura e per la nostra identità. Cultura non solo come beni culturali, storici e archeologici, ma soprattutto cultura dell’integrazione, dell’impegno civile e della legalità.

Il patrimonio culturale è di tutti e tutti dobbiamo essere sempre pronti  a difenderlo e tutelarlo. A partire dai nostri ragazzi e per il loro futuro.