Invito a leggere l’articolo dedicato oggi all’interno dello speciale Piemonte de “Il Sole 24 Ore” sul caso della Consulta torinese, un’eccellenza grazie alla quale vengono compiuti interventi di grande rilevanza nel campo dei beni culturali.

Partita con 12 aziende nel 1987, la Consulta oggi riunisce 33 aziende ed enti che ogni anno si impegnano a versare poco più di 27.000 Euro, con la possibilità di destinare altri fondi per iniziative ad hoc. Con questo sistema piuttosto semplice di collaborazione con i privati, nei suoi primi 27 anni di attività la Consulta ha erogato complessivamente oltre 30 milioni a favore del patrimonio culturale e riveste un ruolo attivo nei principali progetti della città.

Uno tra tutti il Polo Reale di Torino, proposta culturale di punta della città in vista di Expo 2015, con un percorso espositivo di altissimo profilo.

Grazie alla Consulta e a un’attenzione costante su questo tema da parte di privati, enti, istituzioni e terzo settore, Torino oggi è una capitale della cultura, che ha saputo riscrivere la sua identità, ed è anche un esempio di caso virtuoso di tutela, gestione e valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio artistico, storico e culturale.

 

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