Oggi si è tenuta la prima riunione dell’intergruppo parlamentare per l’eutanasia legale e il testamento biologico, a cui insieme a me e alle On. Pia Locatelli e Marisa Nicchi, prime sostenitrici della proposta lanciata dall’Associazione Luca Coscioni, hanno partecipato oltre 70 parlamentari di ogni schieramento politico, dal PD a NCD, da Forza Italia a Lega Nord e Movimento 5 Stelle.

Una giornata e un momento importante, perché tesa a colmare lo storico e ingiustificabile ritardo del nostro Parlamento rispetto alla possibilità di scegliere come finire la propria vita,. Una carenza che mi ha portato a raccogliere immediatamente e a farmi portavoce all’interno del Parlamento delle sollecitazioni dell’Associazione Luca Coscioni, che due anni fa aveva raccolto oltre 100.000 firme di cittadini a sostegno di un disegno di legge sul testamento biologico e sull’eutanasia.

A questo importante segnale è seguito un assoluto e colpevole silenzio, al punto che fino ad oggi nessuna delle proposte di legge presentate, in questa o in altre legislature, è mai stata calendarizzata.

Un vuoto da colmare per non lasciare molte dei nostri concittadini in una condizione di incertezza e indeterminazione, dove l’assenza normativa rischia di essere colmata dai fatti: tutti ricordiamo i casi di Piergiorgio Welby e di Eluana Englaro, ma ignoriamo gli altri innumerevoli casi quotidiani, lasciati alla pietà dei medici o alle decisioni dei familiari, che testimoniano che di fatto un’eutanasia silente, non dichiarata, in parte già esiste.

L’auspicio è che l’intergruppo costituito oggi possa arrivare, considerando e ponderando attentamente tutte le posizioni e le diverse proposte,  a predisporre un testo base perché si possa discutere e approvare una legge sul fine vita, per colmare finalmente un vuoto normativo inaccettabile per il nostro Paese e soprattutto per tutti i nostri concittadini e concittadine.

 

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