Invito a riascoltare il mio intervento alla trasmissione “La radio ne parla” di venerdì 25 marzo su Rai Radio Uno, durante la quale si è parlato di fruibilità del beni culturali grazie ad una nuova una direzione sicuramente positiva confermata dagli straordinari numeri che i nostri musei e siti archeologici hanno registrato nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Come ha ricordato il Ministro Franceschini, la cultura è stata la vera protagonista di queste vacanze pasquali: 36 mila presenze al Colosseo, 25 mila a Pompei, 22 mila ai Musei e Giardini Reali di Torino e 20 mila agli Uffizi di Firenze. A Milano sono stati 10 mila gli ingressi ai musei civici, mentre oltre 4 mila persone si sono recate a Palazzo Reale per le mostre su Umberto Boccioni (con 2500 ingressi) e il Simbolismo (1500 ingressi). Mantova, Capitale Italiana della Cultura 2016, ha registrato un aumento del 40% rispetto al 2015 nel numero di visitatori per musei, palazzi e chiese, un segno che gli investimenti e le azioni fatte per valorizzare le ricchezze della città lombarda stanno dando dei risultati positivi importantissimi.

L’apertura dei musei anche nei giorni festivi ha quindi avuto un grande successo, frutto di una decisione strategica volta ad aumentare la fruibilità del nostro patrimonio, che già si era manifestata con altre iniziative come “Domenica al Museo”.

Per troppo tempo la valorizzazione delle nostre ricchezze culturali è stata ostaggio di un’inerzia politica. Tuttavia, l’inversione di tendenza voluta dal Ministro Franceschini, che punta a dare maggior indipendenza ai grandi musei snellendone la burocrazia sta già dando i suoi frutti, con un notevole incremento di visitatori che conoscono e vivono il nostro straordinario patrimonio.

Inoltre, è importante sottolineare l’importanza dei piccoli musei italiani, un tessuto culturale a volte meno conosciuto ma che rappresentano dei punti di aggregazione essenziali per le comunità. Il cosiddetto museo diffuso, caratteristica peculiare del nostro Paese, è parte della nostra identità, e mi sento di ringraziare coloro che si battono strenuamente per tenere in vita questi piccoli tesori. Iniziative come quella del Museo Tattile di Varese, e con esso quelle dei 4.600 piccoli musei in Italia, sono importantissime e doverose, a mio avviso, per una società civile che voglia garantire a tutti la possibilità di fruire dei propri beni culturali.

Si può cominciare a scrivere un nuovo capitolo che guardi al futuro con più ottimismo e, finalmente, con una visione che riconosca il ruolo centrale della cultura e del turismo culturale per la crescita del nostro Paese.

 

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Podcast (Dal minuto 1.45 a 6.11 e dal minuto 14.50 a 16.16 per la prima parte. Dal minuto 0 a 2.22 e dal minuto 8.42 a 10.40 per la seconda parte.)