CRESCE IL MUSEO BURRI, PERLA UMBRA CHE DEFINISCE L’IDENTITÀ DI UNA CITTÀ E DI UN TERRITORIO

12 03 2017 | Arte, Restauro, Tutela del Paesaggio

Oggi ho preso parte alla cerimonia di apertura della nuova sezione del Museo della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, che sorge nel complesso degli ex Essiccatori di tabacco di Città di Castello, in provincia di Perugia. Si tratta della terza sezione del museo dedicato alla figura di Alberto Burri che va ad integrare quelle preesistenti, dando ora la possibilità ai visitatori di ripercorrere tutti i differenti Cicli d’Opera dell’Autore. Con le tre diversificate raccolte, comprensive anche delle sculture all’aperto, complessivamente, il “Polo Burri” è ora il più esteso Museo d’Artista al mondo, nonché uno dei più importanti luoghi dedicati all’arte contemporanea in Europa. La nuova collezione accoglie e propone l’intero repertorio grafico e di multipli dell’artista, per un totale di duecento opere. Opere di grande valore che dimostrano un’attitudine alla sperimentazione, non sempre riconoscibile in altri artisti della stessa generazione, tanto italiani quanto stranieri.

In veste di Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, essendo molto legata alla realtà Umbra, ho voluto partecipare in prima linea all’inaugurazione: il Mibact ha dato il patrocinio all’iniziativa che è risultata molto significativa, non solo a livello cittadino ma anche a livello nazionale. Città di Castello ha saputo identificarsi con un artista moderno, meritandosi di essere ora al centro del dibattito culturale dell’arte grafica in Italia.

È questo un forte segnale del riconoscimento del prezioso contributo che anche artisti come Alberto Burri hanno offerto al già ricco patrimonio culturale italiano e che contribuisce a creare e caratterizzare l’identità dei nostri luoghi.