NON SOLO PIETRE

12 06 2017 | Arte, Restauro, Tutela del Paesaggio

Che cosa è un monumento? Per tanti anni abbiamo pensato che alla densità della nozione dovesse per forza di cosa quasi corrispondere una certa densità della materia. Un monumento era per forza fatto di pietra, magari molte pietre. Che fosse una Chiesa o una statua non importava poi molto. Solo l’evoluzione della cultura relativa al nostro patrimonio storico-artistico, avvenuta negli ultimi anni con il suo collegamento all’identità nazionale, ha in un certo senso smaterializzato questa concezione. Perché la nostra identità nazionale è certo una idea densissima, ma per sua natura immateriale.

Ciò ha avuto numerose e proficue conseguenze. Per esempio abbiamo negli ultimi anni cominciato a capire che il privato – la nostra identità nazionale è collettiva, ma formata da tanti singoli – può proprio per questo essere necessario per una giusta tutela. Oppure promuovendo la sua valorizzazione, che parla del suo futuro e del suo sviluppo e dunque ne è necessario corollario, in quanto antidoto alla sua mummificazione. Ed infine abbiamo cominciato ad allargare il perimetro di ciò che costituisce un monumento.

Anche per il rapporto sempre più proficuo che abbiamo stretto in questi anni con l’Unesco, oggi è per noi un monumento singolo da salvaguardare l’intero centro storico di una delle nostre impareggiabili città, un paesaggio anche naturale – non a caso è finalmente riuscito a partire l’Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio, e nel 2017 si è tenuta la Prima Giornata Nazionale del Paesaggio – o anche perfino magari un particolare modo di vita.

Da ieri, grazie proprio a questa rivoluzione copernicana operata dal MiBACT in questi anni – lenta ma ostinata, come tutte le vere riforme, nonostante le resistenze anche nella giurisprudenza e nell’abitudine civica di molte corporazioni – nel perimetro è entrato finalmente anche un albero. Ovviamente non è un albero qualsiasi. È la Quercia cosiddetta delle Checche, dal nome della località in Val d’Orcia dove si trova. Dopo aver subito danni a causa di alcuni vandali nel 2014, questa quercia di 370 anni, 19 metri di altezza e un tronco dal perimetro di quasi 5 metri per 34 metro di altezza, era stata adottata da molti cittadini del luogo, infuriati e offesi per quella che hanno giustamente avvertito e percepito come un’offesa e un danno alla loro identità. Si sono organizzati, ed hanno chiesto un dialogo con lo Stato. Ho visitato questo bellissimo e imponente albero un anno fa, proprio su richiesta di questi cittadini. Oggi possiamo dire loro che abbiamo ottenuto un risultato, insieme. Per decreto del MiBACT infatti, la Quercia è stata sottoposta a tutela perché di “particolare interesse pubblico”. Né più né meno che come un bene immobile storico o artistico. È diventata un monumento nazionale. Un risultato che tutela una tessera del grandissimo mosaico che compone la nostra identità nazionale e che al contempo ne modernizza la concezione. Grazie soprattutto a tutti i gruppi e cittadini che si sono presi cura e hanno capito l’importanza di questo nuovo Monumento Verde.

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