LA VICENDA DI ILARIA CAPUA E L’INSENSIBILITÀ DEL NOSTRO PAESE VERSO IL MONDO SCIENTIFICO

31 05 2016 | Opinioni e interventi

Vi invito a leggere gli articoli dedicati in questi giorni dal “Corriere della Sera” alla vicenda di Ilaria Capua, una scienziata di assoluto valore e anche un’amica con cui ho avuto il piacere di condividere molte esperienze prima in Scelta Civica, a cui entrambe siamo approdate dal mondo della società civile rispondendo alla chiamata del Prof. Monti, e poi tra i banchi del Parlamento. Entrambe veniamo da impegni precedenti che abbiamo lasciato con fatica, solo con la speranza di rendere il nostro mandato parlamentare utile per gli scopi che ci hanno visto impegnate da anni: scienza e cultura.

Penalizzata da un sistema che dimostra una completa mancanza di sensibilità nei confronti del mondo scientifico e dei suoi metodi, Ilaria si appresta ora a lasciare l’Italia per andare negli Stati Uniti, dove un prestigioso ateneo della Florida le ha affidato un incarico da full professor, oltre che la direzione di un Centro di Eccellenza. Inoltre, verrà chiamata a far parte di un programma di reclutamento di altri studiosi internazionali, in linea con la sua umile volontà di trasferire le proprie preziose conoscenze ad altri ricercatori.

Con la partenza di Ilaria Capua perdiamo non solo una straordinaria scienziata ma anche una persona stimata e rispettata dall’intera comunità scientifica internazionale.

Una grande sconfitta per il nostro Paese, che dovrebbe mirare a tutelare e valorizzare le menti brillanti di cui, peraltro, è ricco.

Ciò di cui abbiamo bisogno è un sistema che sappia risvegliare l’interesse verso il mondo della cultura e della scienza, poiché investire in questi settori significa investire su un’Italia migliore, più attenta ai propri giovani e al proprio patrimonio materiale e immateriale.

Altrimenti, la fuga di quelli che Paolo Mieli nel suo articolo definisce “migranti scientifici”, è destinata a continuare: e con essa una parte importante della nostra identità e del nostro futuro.

 

PER SAPERNE DI PIÙ:

Leggi gli articoli del “Corriere della Sera”

“LASCIO L’ITALIA PER SFUGGIRE AL FANGO MA VORREI AIUTARE I GIOVANI TALENTI”

“UN PAESE INSENSIBILE AL MONDO SCIENTIFICO”