SARÀ L’ITALIA LA NUOVA CASA PER LA EUROPEAN UNION YOUTH ORCHESTRA

12 10 2017 | Cultura

La Brexit ha causato divisioni ma soprattutto un grande senso di fragilità sociali e politiche. Per molte istituzioni europee ha portato come conseguenza persino la perdita della propria casa. Così è stato anche per l’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea. Nata nel 1978 da un progetto presentato dal Maestro Claudio Abbado con l’obiettivo di riunire i migliori giovani musicisti del continente, in 35 anni di attività, la EUYO è diventata una vera e propria fucina di talenti, che grazie a questa esperienza hanno potuto farsi conoscere ed apprezzare al di là delle frontiere del proprio paese.

Dopo mesi di trattative riservate che ho seguito personalmente insieme a Silvia Costa, parlamentare europea e membro della Commissione Cultura , l’EUYO ha accettato l’offerta del Governo italiano e avrà come sede operativa nel nostro Paese, precisamente (e non a caso direi) Ferrara, in particolare il Teatro dedicato a Claudio Abbado. La sede legale sarà a Roma presso la Rai partner di questa operazione che sosterrà la promozione dell’Orchestra.

La Musica è un linguaggio universale utile particolarmente in questo momento per promuovere l’idea di un Europa della Cultura. La decisione presa dalla EUYO è una risposta all’impegno morale che abbiamo nei confronti del Maestro Claudio Abbado e di tutti gli altri straordinari artisti che nel corso del tempo hanno collaborato con l’istituto: da Rostropovich a Bernstein, da Davis a von Karajan. Ma soprattutto è un’occasione importantissima per il nostro Paese, perché anche a livello europeo risulti chiaro come il nostro Governo si stia impegnando per rendere la cultura e tutte le forme d’arte in cui si manifesta, un grande motore di sviluppo del Paese.