LA SCELTA DI LIBERI E UGUALI IN LOMBARDIA E LE RESPONSABILITÀ DELLA POLITICA
Con la candidatura di Onorio Rosati alla Presidenza della Regione Lombardia, Liberi e Uguali ha scelto una linea precisa: danneggiare Giorgio Gori e Matteo Renzi, far perdere al Partito Democratico una regione fondamentale per il Paese.
Un atto rivendicato come “proposta politica di cambiamento” ma che in realtà nasconde a fatica le ambizioni politiche e le rivalse personali dei componenti dello schieramento di Pietro Grasso, che risultano tanto più gravi dopo i positivi scenari aperti per il centrosinistra in Lombardia dalla rinuncia alla ri-candidatura del Presidente uscente Roberto Maroni.
A dispetto del senso di responsabilità verso gli elettori che dovrebbe essere alla base di ogni iniziativa e azione politica, ancora una volta ai temi, ai contenuti, ai programmi e agli interessi di molti è stata anteposta la volontà e l’interesse di pochi.
La proposta di Gori è ricca e articolata e sarebbe stata una piattaforma di discussione concreta per trovare punti di convergenza con LeU.
Ma non era e non è questo il loro obiettivo.