“Conosci il paese dove fioriscono i limoni?”

28 05 2020

Su ARTRIBUNE è stato riportato un intervento in video della Cancelliera Merkel sulla cultura e particolarmente rivolto agli artisti. L’incipit è “La Germania è il Paese della cultura e siamo orgogliosi dei nostri musei, teatri, club letterari e molto altro ancora […] gli eventi culturali sono importanti per le nostre vite […]” conclude rivolgendosi agli artisti e con un impegno a sostenerli perché sono importanti per il suo Paese.

paragoni non sono quasi mai opportuni ma in questo caso sì: il Paese della Cultura, del patrimonio storico e artistico più sbalorditivo del mondo, dei paesaggi che esprimono linguaggi culturali unici e affascinati, dei poeti, dei musicisti, degli architetti e artisti amati nel mondo, della ribollente creatività del passato ma anche del presente, questo Paese ha citato attraverso le parole del Presidente del Consiglio la cultura ricordando gli artisti che “ci hanno fatto tanto divertire”. I fondi messi a disposizione del comparto cultura nonostante certamente lo sforzo importante dell’attuale Ministro Franceschini, sono un decimo di quanto si farà in Germania.

Eppure questa cultura a cui la Cancelliera ha riconosciuto un ruolo primario nel suo Paese per noi è anche una formidabile leva di sviluppo turistico, ma il punto non è solo questo. Il discorso della Cancelliera dà alla cultura un ruolo primario nel valutare la civiltà del proprio paese, la indica come un pilastro perché grazie ad essa si diventa cittadini migliori. In Italia la cultura è vista e la scarsezza di risorse lo dimostra come anche il modo in cui vengono destinate, troppo frequentemente a pioggia e con criteri poco legati alla qualità, non ha mai avuto quel ruolo centrale che invece le viene riconosciuto altrove: strumento per la crescita civile di una comunità.

Salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale, favorire l’accesso alle biblioteche e ai musei, sostenere la musica e il teatro, aiutare gli artisti significa dare strumenti per capire, pensare, provare emozioni che rendono le persone più consapevoli perché la conoscenza è sempre e comunque la base su cui costruire una società migliore.Siamo un paese che vive un analfabetismo di ritorno preoccupante, nel quale scende il consumo di libri, nel quale la scuola ha fallito molti obbiettivi non ultimo quello di valorizzare l’insegnamento. E di fronte a questo quadro desolante è troppo sperare che dalle nostre classi dirigenti, da quei politici che passano molto del loro tempo sui social escano parole come quelle della Cancelliera? Goethe scriveva “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?” Noi lo consociamo?E sopratutto lo amiamo?