CON LE GIORNATE DEL PATRIMONIO UNESCO L’UMBRIA SI CANDIDA A MODELLO PER UN TURISMO SOSTENIBILE E DIFFUSO

12 10 2016 | Arte, Restauro, Tutela del Paesaggio

Dal 15 al 18 ottobre l’Umbria si prepara ad ospitare la settima edizione delle Giornate del Patrimonio Unesco, quattro giornate in cui la regione diventerà un palcoscenico per promuovere le candidature a siti Unesco di luoghi e beni immateriali umbri quali i Ceri di Gubbio e le Cascate delle Marmore (già inseriti nella lista d’attesa per diventare Patrimoni dell’Umanità), oltre alla Fascia Olivicola e il Monte Peglia, le cui candidature sono ad una fase più prematura.
Organizzate da MC Marketing Consulting in accordo con la Regione Umbria-Assessorato al Turismo e con il patrocinio dell’Unesco, del Ministero dei Beni Culturali, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Unesco e dei Comuni di Todi e di Terni, le Giornate prevedono un tour che coinvolgerà 45 esperti tra operatori e giornalisti, i quali visiteranno i territori di Terni e Todi (le città protagoniste di quest’anno) e ne sperimenteranno l’offerta turistica. Inoltre, verrà realizzato un workshop riservato agli operatori e finalizzato a costruire un’offerta turistica competitiva, mentre tre convegni scientifici animeranno il dibattito durante i quattro giorni: tra questi, il 17 ottobre parteciperò – in quanto delegata ai beni Unesco – all’incontro presso la sala del Consiglio Comunale di Todi dal titolo “La valorizzazione e gestione dei siti Unesco: dove il “buon governo” è arte e bellezza”, assieme ad altri relatori come il presidente dell’Associazione Beni Italiani Unesco Giacomo Bassi, il Vicepresidente della Regione Umbria e Assessore al Turismo Fabio Paparelli e il responsabile Unesco per il Comune di Firenze Carlo Francini.

Come ho spesso sostenuto, quello di cui abbiamo bisogno in Italia è un modello di turismo diffuso, che permetta di far respirare i siti più rinomati e che al tempo stesso faccia conoscere luoghi stupendi che non vengono inseriti tra le consuete mete turistiche, ma che danno vita a quel tessuto paesaggistico e culturale che fa dell’Italia un Paese unico al mondo. Il tentativo dell’Umbria di candidare i propri siti e di promuovere un modello di turismo culturale e sostenibile va proprio in questa direzione, puntando ad ottenere la visibilità universale che solo l’Unesco può garantire. Tuttavia, questo implica anche un grande impegno verso una costante attenzione e tutela del territorio, affinché i siti stessi rimangano nel tempo all’altezza di criteri universali: ben vengano quindi iniziative come le Giornate del Patrimonio Unesco, straordinario strumento di valorizzazione del patrimonio che negli anni ha saputo incrementare notevolmente il flusso turistico in Umbria e che dimostra come la responsabilità verso il paesaggio stia diventando un aspetto fondamentale nella strategia turistica italiana.

 

PER SAPERNE DI PIÙ:

– Leggi l’articolo su Il Corriere dell’Umbria.