IL PAESAGGIO ITALIANO, CROCE E DELIZIA

7 10 2016 | Arte, Restauro, Tutela del Paesaggio

Il paesaggio italiano è un bene inestimabile. Finalmente ce ne siamo accorti un po’ tutti – dopo decenni di indifferenza e ignavia – ed in particolare la Politica. E dunque, tanto esso rappresenta una risorsa preziosa, così da essere oramai parte integrante della nostra identità nazionale, quanto al contempo ci pone continuamente di fronte a delle sfide. Nella sua conservazione. Nella sua gestione. Nel suo sviluppo.

Un lavoro indefesso, ed anche minuto. Oggi è il turno dei paesaggi terrazzati, oggetto di un incontro internazionale partito oggi allo IUAV di Venezia per concludersi a Padova, durante il quale esperti di tutto il mondo si confronteranno sulla tutela la gestione e la valorizzazione di una componente importante del nostro territorio e quindi del nostro paesaggio.

Un’attenzione  meritevole e necessaria, per vari motivi. Il primo riguarda la conservazione dei paesaggi terrazzati come baluardo alla sicurezza di un territorio messo ormai assai a rischio dai cambiamenti climatici, con conseguenze – come si è visto in Liguria – spesso drammatiche. Il secondo è la conferma di quanto i paesaggi terrazzati siano le espressione più evidente di quell’intreccio tra mano dell’uomo e natura che ha reso spesso il nostro paesaggio straordinariamente ed unicamente suggestivo. Terzo, il paesaggio terrazzato è anche un modo per promuovere un’agricoltura sostenibile, che mantenga alta la bandiera della biodiversità e quindi conservi la peculiarità delle nostre produzioni agricole. Infine c’è da considerare l’aspetto turistico: le nostre città d’arte sono ormai al collasso, e poter offrire ad un turismo naturalista e culturale la possibilità di conoscere i nostri paesaggi terrazzati con tutto quello che anche di intrigante rappresentano nel loro intreccio di natura e cultura è un modo per sostenere lo sviluppo di un turismo adatto al nostro paese. 

Il compito della tutela, del resto, non è sempre facile, ed il nostro Ministero cerca di svolgerlo attraverso l’opera delle soprintendenze. Ho parlato dei compiti della politica: sul paesaggio possiamo dire che c’è stata un’assunzione di responsabilità, finalmente. In questo quadro va infatti inserita la costituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla Qualità del Paesaggio, funzionante ormai da più di due anni. Con il suo lavoro l’Osservatorio assicura finalmente una sede dove elaborare nuove politiche, confrontare nuove visioni sul paesaggio, ed anche monitorare – con grande rispetto per le funzioni di ciascuno ma anche con la regia che la legge e la sua funzione nazionale gli impongono – l’inclusione nei piani paesaggistici anche di questo particolare paesaggio, assicurando una sua adeguata forma di tutela e di valorizzazione calibrata alle particolari caratteristiche di questi luoghi.

  

PER SAPERNE DI PIÙ: 

VISITA IL SITO DELL’INIZIATIVA “PAESAGGI TERRAZZATI – SCELTE PER IL FUTURO”