Cosa c’è da fare, in fretta.
  1. Far approvare la legge contro il consumo del suolo, attualmente stiamo facendo pressione in parlamento. È necessario intervenire prontamente contro il devastante consumo del suolo, alla mano dei piani urbanistici (Pgt) approvati. Dati allarmanti emergono dai primi 753 piani regolatori approvati, secondo i quali nei prossimi anni si consumerebbe il 112% di suolo in più rispetto a quanto consumato nel periodo 1999-2007 da tutti i 1546 Comuni.

    » Le mappe e i dati sul consumo di suolo in Lombardia
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    Ambrosoli punta al “consumo di suolo zero”.
  2. Rilanciare l’agricoltura. Per mettere in sicurezza il territorio, l’agricoltura deve riprendere a svolgere un ruolo decisivo, soprattutto nelle zone montuose e in quelle abbandonate e’ necessario incrementare la superficie agricola utilizzata (SAU), in velocissimo calo. L’identità lombarda ha radici profonde nell’agricoltura, ma le sue terre, sebbene siano tra le più fertili d’Europa, vengono mangiate dal cemento, invase dal bosco, oppure vengono abbandonate per mancanza di fondi.» Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

    La produzione agricola della Regione Lombardia è tra le più alte d’Italia nonostante la parte montuosa, dove il rendimento dei campi è scarso. L’abbondanza delle acque d’irrigazione, le tecniche moderne, l’impiego di macchine e di fertilizzanti e l’esistenza di grandi aziende razionalmente organizzate favoriscono la produzione agricola. La Lombardia si trova ai primi posti tra le regioni d’Italia nella produzione di granoturco, segale, orzo, frumento, riso e, soprattutto nelle marcite, di foraggio per gli allevamenti. Produce inoltre una buona quantità di ortaggi, legumi, barbabietole. Ma tutto ciò non basta.

    » ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste

    Esistono già grandi progetti ammirevoli per sostenere e rilanciare l’agricoltura lombarda, quali:

    • Parco agricolo Sud Milano: bio, tradizione, multifunzionalità. Sosteniamo con grande forza questo progetto, importanstissimo per la nostra Regione, ed il progetto ad esso collegato, La Via Lattea: finora l’unica lieson all’EXPO 2015. Il FAI, il WWF e Legambiente dovrebbero partecipare a tavole di discussione con i gestori dell’EXPO 2015, affinché si inizi una programmazione intelligente sul campo ambientale e culturale.
    • Paesaggio con gusto: Cascine & Co, Educare al consumo consapevole favorendo lo sviluppo di una produzione agricola sostenibile.
  3. Sviluppare con più forza la mobilità sostenibile: progettare una Lombardia con meno auto circolanti, ma più libertà di movimento per le persone e meno necessità di spostamento per le merci. Questo dipende dalla volontà di allocare risorse sulle diverse modalità di trasporto, privilegiando la mobilità collettiva (ferrovia) e lo sviluppo industriale della logistica intermodale. Sviluppare nuove piste ciclabili (come il progetto della pista ciclabile Venezia-Torino, VENTO.
  4. Salvare il Parco del Ticino (riconosciuto dall’Unesco nel programma Mab, The Man and the Biosphere) dal cemento di Malpensa. La terza pista di Malpensa è secondo le associazioni ambientaliste un pretesto per condurre in porto un’operazione speculativa, per forzare le regole del Parco del Ticino e poter così costruire una distesa di capannoni in un’area vastissima, grande quanto 5 volte la Fiera di Milano, ovvero 3,3 milioni di metri quadri, attualmente coperti di boschi e brughiere pregiate. Secondo Legambiente, SEA intende realizzare a Malpensa il più grande disboscamento mai attuato in Italia dal dopoguerra ad oggi, mentre la pianura padana soffoca nel cemento e nello smog.» Superstrada di collegamento tra Malpensa e Tangenziale ovest
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  5. I beni culturali da salvaguardare velocemente in Lombardia sono, tra gli altri,

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