Il Governo deve trovare immediatamente delle risorse che permettano di rifinanziare la CIG in deroga e la cancellazione di una rata dell’Imu. Un taglio lineare delle risorse al Ministero dei Beni Culturali, già gravemente provato da una politica negli ultimi 15 anni che non dava priorità alcuna alla cultura e al mantenimento del patrimonio nazionale, sarebbe un colpo mortale per un ambito che potrebbe, se ben sostenuto, rappresentare anche un formidabile volano di sviluppo per tutto il Paese. Considerare la cultura un settore marginale in un Paese come il nostro è un errore strategico grave ed è contrario ad un principio costituzionale da sempre trascurato. La mia speranza e per quanto possibile la mia azione sarà per difendere il diritto di esistenza di un Ministero la cui sopravvivenza è messa gravemente a rischio.