Nei giorni scorsi, il Ministro Bray ha allegato alle Camere, illustrando le linee programmatiche del Ministero, i dati relativi al bilancio del MiBAC, dimenticato da oltre 10 anni con 40 milioni di bollette non pagate e una riduzione in soli 4 anni di un quarto delle sue risorse.

Una fotografia allarmante e sconfortante del quadro in cui il Ministero si trova ad operare.

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BENI CULTURALI: MIBAC, BOLLETTE NON PAGATE PER 40 MLN; 58% TAGLI

(AGI) – Roma, 6 lug. – Dal 2008 a quest’anno il bilancio del ministero per i Beni culturali e ambientali ha subito una riduzione del 24%, passando da 2.037.446.020 a 1.546.779.172 euro. E’ quanto emerge dai dati allegati alle linee programmatiche illustrate dal ministro Bray alle Camere, dati che – sempre on riferimento allo stesso periodo – presentano una lunga, preoccupanti serie di saldi negativi: -58,2% di “risorse relative alle principali programmazioni per l’esercizio dell’attivita’ di tutela”, -71% di risorse derivanti dagli introiti del lotto, -31% di contributi per il finanziamento degli interventi di conservazione e restauro. A complicare il tutto, anche debiti per circa 40 milioni dovuti per lo piu’ “al mancato pagamento di utenze e canoni”. Nel dettaglio, le risorse programmabili per il 2013 per gli “interventi urgenti di tutela”, ammontano a 27.543.974 euro, oltre il 58% in meno di cinque anni prima, mentre le risorse programmabili relative al “programma ordinario dei lavori pubblici finalizzato all’attivita’ di tutela del patrimonio culturale” risulta essere pari a 47.607.295 euro, il 52% in meno. Sempre meno ricco anche il “piatto” del Lotto: quest’anno le risorse derivanti dagli introiti del gioco, anch’esse finalizzate all’attivita’ di tutela, saranno di 25.432.847 con un calo del 71% rispetto al 2008. In “rosso” pure le disponibilita’ destinate a conservazione e restauro di beni di privati: erano 21.985.261 euro nel 2008, saranno 15.047.923 quest’anno, il 31% in meno appunto.  E ancora: i 14.670.000 stanziati per gli istituti culturali corrispondono a una riduzione vicina al 18% (rispetto al 2009) mentre la disponibilita’ finanziaria per il Fondo unico per lo spettacolo 2013 (389.847.077, “soggetti a modifiche”) scende del 15% nello stesso arco di tempo. Notizie cattive anche sul fronte degli “stanziamenti per il funzionamento” del ministero. “Ammontano complessivamente a circa 23 milioni di euro per il 2013 – si legge nel report – a fronte di una esigenza di circa 50 milioni di euro, comprovata anche dalla recente ricognizione che ha evidenziato debiti per circa 40 milioni di euro (gia’ comunicati al ministero dell’Economia e delle finanze per l’eventuale ripianamento), dovuti principalmente al mancato pagamento di utenze e canoni”. La situazione sara’ “ancor piu’ critica a decorrere dal 2014, che presenta uno stanziamento di circa 14,5 milioni, con un decremento pari a oltre il 37%”.