Vogliamo che i nostri centri storici – che il mondo ci invidia – siano luoghi dove lo spazio è concepito solo come risorsa da sfruttare commercialmente fino all’esaurimento, sovraffollati di turisti mordi-e-fuggi durante il giorno e deserti la sera e la notte, oppure vogliamo che essi siano abitati e vitali, e dunque ci sia il commercio ma anche le scuole, il verde, la possibilità di camminare non solo tra bancarelle e venditori? Questa è l’alternativa che abbiamo di fronte tutti, semplici cittadini, personalità di governo o enti locali. Il Decreto Valore Cultura fornisce un prezioso strumento a questi ultimi: la possibilità di regolamentare più strettamente la presenza degli ambulanti nei luoghi di pregio, colpendo gli abusivi per tutelare meglio i regolari. Il sindaco di Verona Flavio Tosi ha protestato veementemente contro questa possibilità, che vede come una prevaricazione sugli enti locali, preannunciando un ricorso, che perderà.

I particolari nella mia intervista al Corriere di Verona.

LEGGI L’ARTICOLO