Invito a leggere un articolo del Sole 24 di oggi che si sofferma sulle prospettive del Ministero dei Beni Culturali, con la ventilata abolizione della direzione Valorizzazione.
La valorizzazione dei beni culturali riveste un ruolo fondamentale come opportunità di crescita e di sviluppo attraverso i nostri beni culturali, e per questo è specificamente citata e prevista dall’articolo 6 del Codice dei Beni Culturali: “La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. In riferimento al paesaggio la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati.”
Un ruolo importante quindi non solo per il patrimonio culturale storico, ma anche per la tutela del territorio e del paesaggio, ruolo assolutamente fondamentale in questo momento storico che vede molte regioni soffocate dalla cementificazione e da una pianificazione urbanistica sempre più incontrollata e pericolosa per un paesaggio e per un tessuto storico-urbanistico fragile.
Un ruolo che, se dovesse essere confermato il taglio della direzione Valorizzazione, andrebbe a perdersi, insieme alla possibilità di promuovere e rendere maggiormente fruibile e accessibile il nostro immenso patrimonio culturale.

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