Invito a leggere il puntuale ritratto del nostro Paese e del suo rapporto con la cultura e i beni culturali tracciato da Dacia Maraini nella sua rubrica sul Corriere della Sera “il sale sulla coda”.

All’estero siamo ancora considerati un Paese ricco di cultura, di  “grande bellezza” (lo testimonia la vittoria del Golden Globe del film di Paolo Sorrentino) e di beni culturali di valore inestimabile.

All’estero, appunto. In Italia leggiamo ogni giorno e affrontiamo con indifferenza i monumenti che vanno in pezzi, i siti archeologici abbandonati, fenomeni di vandalismo e incuria e trascuratezze e speculazioni che portano soldi nelle tasche di pochi e distruggono quello che è non solo di tutti gli italiani ma che, in molti casi, è patrimonio di tutta l’umanità.

Un patrimonio che in Italia troppo spesso diamo per scontato o consideriamo inutile perché non porta crescita, posti di lavoro e occupazione. Niente di più sbagliato!

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