Ieri la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità (cosa rarissima) la proposta di legge sul riconoscimento dei professionisti dei beni culturali, un provvedimento che consentirà, se confermato dal Senato, di riconoscere la qualificazione, la dignità e i diritti per migliaia di professionisti che ogni giorno si occupano del patrimonio culturale: archeologi, archivisti, bibliotecari, diagnosti, restauratori. Un segnale importante, perché non può esserci alcuna tutela dei nostri beni culturali se non si riconoscono e non si valorizzano le competenze e la professionalità degli specialisti che se ne prendono cura ogni giorno.

Quello della creazione degli elenchi per i professionisti dei beni culturali era ed è un atto importante e necessario, che segue altri segnali importanti come il Decreto Valore Cultura, per orientare nella giusta direzione le future politiche di gestione e valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale, storico e identitario. Molto resta ancora da fare per garantire la buona occupazione in questo settore – l’approvazione di questo testo crea i presupposti base per  una maggiore qualità dell’occupazione nei beni culturali ma non nella quantità – ma si tratta indubbiamente di un passo importante verso il pieno riconoscimento dei lavoratori della cultura, che già oggi rappresentano una risorsa strategica per il futuro del nostro Paese e per l’attenzione che i nostri beni culturali, e con loro chi se ne occupa attivamente e quotidianamente, meritano.