Invito a leggere la mia intervista alla “Nuova Sardegna” di oggi sul Piano Paesaggistico Regionale e sulla decisione del Governo di ricorrerre alla Corte Costituzionale per bloccare il piano approvato unilateralmente dalla Regione.
In Italia, e in Sardegna in particolare, si è costruito molto più che in altri Paesi, spesso non tenendo conto delle caratteristiche di un territorio e di un paesaggio fragile; e con il nuovo piano Paesaggistico si rischia di tornare indietro di molti anni, mettendo ulteriormente a rischio una regione che, come tutti purtroppo sappiamo, presenta un forte rischio di tenuta idrogeologica.
Ora attendiamo il responso della Corte costituzionale, che mi auguro riconosca le ragioni del Ministero e del Governo. E mi auguro che i sardi capiscano che il nostro intervento non è stato fatto per bloccare l’economia della regione né tantomeno il turismo, ma per tutelare il territorio e il paesaggio, e con essi l’interesse collettivo dei cittadini.

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