Dopo vari slittamenti e in leggero ritardo, Milano inaugurerà in autunno il nuovo e bellissimo museo progettato da David Chipperfield, che sorge nel cuore dell’immenso quadrilatero, in zona Tortona, occupato un tempo dall’Ansaldo.

Destinato nel 1999 (durante l’amministrazione Albertini) a diventare nel suo complesso la Città delle Culture, concepito dall’allora assessore alla Cultura e Musei Salvatore Carrubba, è di poche ore fa la notizia che finalmente è arrivato il bando per affidare lo spazio a terzi (il Comune di Milano non si accollerà la gestione).

L’investimento annuo sarà di circa 2-3 milioni di euro con un canone di 190mila euro: da parte sua il Comune promette un finanziamento di 250 mila euro per allestire quella che sarà la mostra d’inaugurazione, l’ideazione del logo e un aiuto nella manutenzione ordinaria e straordinaria.

E dopo l’assegnazione del bando? Con almeno due mostre all’anno di livello internazionale, una programmazione culturale di eventi da tenersi nell’auditorium, laboratori didattici, visite guidate e collaborazione attiva con le scuole milanesi, l’augurio è che il Museo delle Culture darà vita a quello che Stefano Boeri – ex assessore alla Cultura del Comune di Milano – aveva definito come un “luogo dedicato all’interculturalità, dove le culture planetarie e quelle locali potranno confrontare le loro differenze e sintonie”.

Un augurio e un auspicio che mi auguro possa essere ancora attuale: promuovere e diffondere un concetto di cultura come inclusione e apertura verso il prossimo, soprattutto in vista di EXPO, significa abbracciare uno dei valori fondamentali della nostra identità storica e culturale.

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