Invito a leggere la lettera di Andrea Carandini, Presidente del FAI, pubblicata oggi da “la Repubblica” sul tema delle Soprintendenze, di cui tanto si è discusso negli ultimi mesi: è indubbio che vada difeso il ruolo dei Soprintendenti e che ne vada rafforzata la funzione per ridare centralità e slancio ai nostri beni culturali, ma ciò nonostante continuano a fioccare attacchi e polemiche. Si è passati dai continui strali al ruolo delle Soprintendenze e ai Soprintendenti da parte degli amministratori locali, evidentemente indispettiti per i giustificati e legittimi veti posti su progetti di urbanizzazione o cementificazione, fino ad arrivare all’estrema richiesta di abolire le Soprintendenze, mischiate e identificate al “carrozzone” della burocrazia nemica e ostacolo allo sviluppo del Paese.

Le Soprintendenze sono strutture periferiche fondamentali per la tutela dei nostri beni culturali e soprattutto del nostro paesaggio, sempre più minacciato da piani regionali e comunali mirati a interessi economici o elettorali di breve periodo.

D’accordo allora con ringiovanire, riqualificare e rendere più trasparenti i criteri di nomina, ma se vogliamo veramente salvare il nostro patrimonio culturale dobbiamo ripartire proprio dal rafforzamento e dal sostegno all’attività dei Soprintendenti, abolendo se mai la burocrazia che li circonda e che ne rallenta e frena l’attività.

LEGGI L’ARTICOLO DI GIOVANNI VALENTINI

LEGGI LA LETTERA DI ANDREA CARANDINI A “LA REPUBBLICA”