Martedi scorso ho visitato quelle che indubbiamente sono due meraviglie del nostro patrimonio culturale: il Museo Civico e il Teatro dell’Unione di Viterbo che purtroppo, come tanti altri tesori e simboli della cultura e della storia del nostro Paese, al momento non sono fruibili per la collettività a causa della cronica mancanza di fondi e delle grandi difficoltà del momento.
A fronte delle ristrettezze, esistono però delle situazioni difficili da ignorare: è quasi un delitto tenere chiuso il Museo Civico, chiuso nel maggio del 2005 dopo il crollo di un’ala della struttura, se pensiamo che all’interno del museo ci sono dei veri gioielli dell’arte e dell’archeologia, dai Sebastiano del Piombo, alla pittura di ‘scuola viterbese’, Pastura, Francesco Romanelli e Domenico Corvi, ai reperti rinvenuti nelle necropoli di Musarna, Acquarossa, Ferento, passando per gli affreschi del Balletta.
E non meno urgente e importante è la riapertura del Teatro dell’Unione, chiuso dal 2011 per i lavori di ristrutturazione a cui mancano i fondi per l’ultimo stralcio. Guardando e visitando questo teatro bellissimo ed elegante, del quale spero di poter festeggiare al più presto la riapertura, ho commentato: ‘’Il palco è più grande di quello della Scala”… merita di tornare al più presto a splendere.

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