Lo stop ai limiti al transito delle Grandi Navi nel bacino di San Marco decretato dalla sentenza del Tar del Veneto è un fatto grave per il presente ma soprattutto per il futuro della città di Venezia.

Per il presente perché di fatto blocca la riduzione del traffico delle navi da crociera per l’anno 2014 e sospende i limiti imposti dal Governo per l’anno 2015, ma anche e soprattutto per il futuro di una città, Venezia, per la quale evidentemente non si riesce a immaginare un modello di turismo diverso da quello che la sta di fatto distruggendo.

Mi auguro che si possa, anche attraverso il dialogo e la mediazione tra istituzioni e Governo, individuare nei tempi richiesti dalla sentenza una via d’acqua alternativa al transito delle grandi navi nel Canale di San Marco e della Giudecca, ma rimane l’errore di visione e di programmazione che è stato compiuto a monte, gettando su Venezia un tipo di turismo assolutamente non compatibile con la specificità della città d’arte e più importante al mondo: un patrimonio artistico e culturale non solo del nostro Paese ma di tutta l’umanità, che dopo la sentenza di oggi viene per l’ennesima volta minacciato.

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