Ieri sono stata in visita a Padova per aprire l’importante convegno su “Giotto e il suo messaggio” a Palazzo Bo e per visitare la Cappella degli Scrovegni nel 709esimo anniversario della sua consacrazione.
Ritengo giusta e sacrosanta l’attenzione posta su quello che è uno dei beni culturali più preziosi e importanti non solo della Città e della Regione ma di tutto il Paese, ma credo che nell’ultimo periodo si sia parlato troppo e in molti casi senza cognizione di causa dello stato di conservazione della Cappella, che tutti abbiamo l’intenzione di tutelare nel modo migliore.
C’è un’attenzione seria, costante e approfondita da parte di chi si sta occupando della conservazione e del restauro del bene e degli affreschi di Giotto: la Commissione, l’Istituto Centrale del Restauro e gli uffici del Ministero sul territorio stanno lavorando con competenza e serietà; aperti certamente al confronto ma se ad esso partecipano persone che hanno reali competenze in questa delicata materia.
Non fa bene al paese e soprattutto a Giotto affidare il futuro di questo bene meraviglioso a polemiche televisive e via web.
Siamo tutti impegnati perché nei secoli la cappella degli Scrovegni venga conservata al meglio, anche grazie alle nuove tecnologie che permettono diagnosi e monitoraggi estremamente accurati.
PER SAPERNE DI PIU’:
– LEGGI L’ARTICOLO DEL “MATTINO DI PADOVA”
– LEGGI L’ARTICOLO DE “IL GAZZETTINO”
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