Buone notizie sul fronte dei beni culturali! Un tesoro della Roma antica è ritornato alla luce in un anonimo spicchio di terreno strappato all’urbanizzazione selvaggia nell’estrema periferia sud della Capitale: un complesso termale romano di 500 metri quadrati, con ogni probabilità collegato a una lussuosa villa del I secolo, è stato scoperto a Tor Vergata grazie a un progetto di scavo degli studenti dell’omonima Università, condotto in convenzione con la sovrintendenza archeologica di Roma.

Nell’area, originariamente destinata all’edilizia residenziale ma che diventerà zona a verde, sono stati recuperati pregevoli stucchi dipinti ed elementi decorativi.
La scoperta di questo complesso termale è solo l’ultimo di una serie di ritrovamenti avvenuti di recente nella Capitale, a partire da quelli della ”parte segreta di Ostia Antica” che ha rivelato come il porto di Roma antica fosse esteso il doppio di Pompei. Quanto alle terme venute alla luce nell’area di Tor Vergata, «nel futuro immaginiamo di rendere fruibile al territorio questa scoperta», ha affermato la soprintendente archeologica di Roma Mariarosaria Barbera, in visita allo scavo: l’idea è quella di un parco archeologico, magari affidato agli studenti della vicina Università di Tor Vergata, a cui si deve parte del merito della scoperta.
Nello scavo si sono avvicendati infatti 37 allievi, tra laureati e iscritti ai corsi di laurea triennale e specialistica in beni culturali e archeologia. Dal 12 maggio, in sole sei settimane, gli studenti hanno portato alla luce integralmente due ambienti, uno tetralobato e uno con una abside, riferibile appunto a un complesso termale che presenta già alle prime indagini caratteristiche fuori dal comune. La decorazione era in stucchi rossi e azzurri e parte della pavimentazione, di cui alcuni tratti sono stati portati alla luce, in mosaico.

Da qui il titolo de “la Repubblica” di Roma che, nell’articolo che vi invito a leggere, le definisce  “le terme a colori”.

 

PER SAPERNE DI PIÚ

LEGGI L’ARTICOLO DE “LA REPUBBLICA DI ROMA”

LEGGI L’ARTICOLO DE “IL MESSAGGERO”