Dopo un anno di lavoro, eseguito in una teca nello stesso cortile sotto gli occhi dei visitatori, è terminato il restauro della statua bronzea di ‘Napoleone in veste di Marte Pacificatore’, di Antonio Canova. Situata dal primo Ottocento all’ingresso del palazzo di Brera nel centro di Milano, la statua pesa ben 3.180 chili, perché composta da uno strato di tre centimetri di bronzo, anziché il centimetro in uso all’epoca, e per la presenza all’interno della terra di fusione. I lavori hanno visto, fra l’altro, la pulitura della superficie con l’uso di bisturi e laser, il restauro e il rinforzo del basamento di granito e il consolidamento della stabilità con iniezioni di resina epossidica.
Le spese sono state coperte dal contributo della Bank of America Merrill Lynch, che aveva selezionato questa statua fra le 24 opere d’arte alle quali dedicare, ogni anno e su scala mondiale, fondi per i restauri.
A questi lavori di restauro è stato dedicato un volume edito da Skira e il complesso dei lavori eseguiti verrà presentato in prossimi convegni a carattere scientifico. Un altro notevole ed emblematico esempio di ciò che può significare per il nostro immenso patrimonio storico-artistico una sinergia tra pubblico e privato per la sua valorizzazione. Ed un altro concreto tassello che il MiBACT sta compiendo verso l’Expo.
Un percorso non pienamente illuminato dall’attenzione mediatica, perché fatto di gesti poco eclatanti, però nondimeno un contributo serio a celebrare degnamente il ruolo dell’Italia della cultura in EXPO.

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