Avevo già avuto modo di sottolineare su questo blog come quella per portare l’IVA sugli ebook dal 22% al 4%, come è stato fatto per i libri cartacei, fosse una battaglia giusta e sacrosanta. Non posso che confermare la mia idea oggi, dopo che il Ministro Franceschini ha depositato un emendamento all’articolo 17 della legge di stabilità perché ciò avvenga, formalizzando l’impegno del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.

La campagna #unlibroèunlibro – la frase che sintetizza in modo efficace per i social network la battaglia in corso da diversi mesi per affermare e rivendicare la parità di trattamento in termini di IVA tra libri e ebook – nasce per difendere il diritto alla lettura elettronica e alla sua diffusione anche e soprattutto fra i più giovani, per i quali l’editoria online è più accessibile e immediata.

Una causa che dobbiamo essere capaci di sostenere e vincere di fronte all’Europa, come stanno già facendo Francia e Lussemburgo.

 

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