L’invito di Matteo Renzi a Scelta Civica per stabilire e rafforzare un percorso comune nel cammino delle riforme, direzione che i nostri elettori ci hanno chiaramente indicato con il voto delle elezioni europee che ha dato al partito un irrilevante 0.3%, non può rimanere inascoltato.

A ciò si aggiunge che la ragion d’essere che aveva portato alla nascita di Scelta Civica, e cioè la proposta di un’agenda liberaldemocratica e riformista, risulta oggi inattuabile per Scelta Civica sia per l’abbandono di chi l’aveva fondata che per un’irrilevanza numerica che lascia poco spazio alla costruzione di un  percorso politico autonomo.

Per questo aderirò al Gruppo parlamentare del PD alla Camera come indipendente, per continuare a concorrere con le mie competenze e coerentemente alle mie convinzioni alla crescita del nostro Paese attraverso un percorso di riforme radicali, molto prossime nell’agenda parlamentare e  la cui necessita e urgenza è evidente soprattutto in vista dell’uscita, seppur lenta, da una crisi drammatica.

La fase che stiamo vivendo è fondamentale per il futuro degli italiani e anche nel mio ambito, quello dei beni culturali, determinate dopo le coraggiose riforme che questo Governo ha attuato per portare maggiori risorse e strumenti verso la valorizzazione del patrimonio nazionale e le attività culturali.

Il mio impegno è in questa direzione e lo spirito civico che ha accompagnato la mia entrata in politica sarà sempre presente nelle scelte e nell’attività che, finché sarò politicamente impegnata, intraprenderò.