Ieri ho partecipato all’apertura del Museo delle Culture di Milano (MUDEC) negli spazi dell’ex Ansaldo in via Tortona, che da oggi apre con le mostre temporanee “Mondi a Milano” e “Africa. La terra degli spiriti”.

Un momento molto atteso per Milano, dopo che nell’ormai lontano 2001 lo Studio David Chipperfield vinse il concorso internazionale per realizzare in questi spazi «La Città delle Culture», poi soggetto a rinvii e alcuni ritardi – io stessa su questo blog avevo auspicato l’apertura nell’autunno 2014, poi ulteriormente slittata.

Ora ci siamo, da ieri il MUDEC vive ed è uno spazio bellissimo, moderno e accattivante, che oltre che un luogo dedicato alla cultura e all’arte è un luogo dedicato all’interculturalità, un concetto fondamentale nella società in cui viviamo e un messaggio positivo in un periodo nel quale assistiamo quotidianamente al drammatico scontro tra etnie e culture.

Sono tanti i valori positivi di questa iniziativa: dalla fruttuosa e positiva partnership tra pubblico (Comune di Milano) e privato (24 Ore Cultura del Gruppo 24 Ore), al coinvolgimento del Terzo settore e del mondo associazionistico nella programmazione culturale degli spazi, dalla riqualificazione e valorizzazione di un grande spazio urbano da tempo chiuso al pubblico fino alla straordinaria offerta culturale proposta, che parte con due mostre di assoluto livello e qualità espositiva come quelle in corso ora, che ieri ho avuto il privilegio di ammirare.

Un Museo architettonicamente molto moderno e all’avanguardia, che al piano terra accoglie i visitatori con bookshop, caffetteria, didattica, biblioteca, mediateca, e che illustra come la missione del MUDEC sarà la ricerca e la divulgazione dell’arte proveniente da tutti i continenti, attraverso la programmazione espositiva, gli eventi collaterali e i laboratori creativi e multimediali, che garantiranno una crescita del patrimonio cognitivo rivolta soprattutto alle nuove generazioni.

Un’iniziativa, quella del MUDEC, coraggiosa e meritevole sotto tutti i punti di vista, che avvicina Milano alle grandi città di cultura europee e mondiali e che “prepara” la città, alla vigilia di Expo 2015, a un’apertura e a un dialogo con l’interculturalità e la multiculturalità, che devono diventare il paradigma sul quale costruire il futuro del nostro Paese e l’educazione dei nostri ragazzi.

 

PER SAPERNE DI PIÙ: 

Leggi l’articolo de “Il Sole 24 Ore”

– Visita il sito del MUDEC:  www.mudec.it

Leggi l’articolo di ARTRIBUNE con le immagini dell’inaugurazione e dello spazio