Ottime notizie per il nostro turismo e per il nostro Paese: ieri Bankitalia e CISET hanno presentato i dati sul turismo nel 2014.

Il turismo rimane l’asset principale dell’intera economia italiana, con un ruolo forte degli stranieri che scelgono il Bel Paese per le vacanze, 130 milioni lo scorso anno.

L’economia turistica e il suo indotto hanno generato circa 36,4 miliardi di valore aggiunto, determinando un incremento di ricchezza prodotto di oltre il 2%.

L’indagine di Bankitalia e Ciset-Ca’ Foscari ha gettato uno sguardo anche alla prossima Expo Milano, visto che le statistiche indicano che il 20% degli stranieri che soggiornano in Italia si reca in Lombardia.

Per quanto riguarda il denaro speso dai turisti internazionali in Italia lo scorso anno si evidenzia un saldo attivo di 12,5 miliardi di euro nella comparazione tra la spesa degli stranieri, pari a 34,2 mld (33 mld nel 2013), e quella degli italiani all’estero, 21,7 mld (+6,9% rispetto ai 20,3 mld nel 2013).

Le entrate per turismo internazionale confermano il loro ruolo di traino del settore e dell’intera economia nazionale, mostrando una dinamica migliore (+3,6%) rispetto a quella dell’export complessivo (+2%), sostenuto dalle performance sui mercati esteri del comparto agro-alimentare e della moda.

Aumentano anche i giudizi positivi dei turisti stranieri in vacanza in Italia lo scorso anno, con un ‘voto’ complessivo che sale a 8,6 da 8,3 del 2013. I giudizi più generosi vanno agli ‘asset’ tradizionali: città d’arte, paesaggio e pasti (fra 8 e 9) mentre minore è il ‘voto’ sul versante dei prezzi (6,9). I migliori giudizi arrivano da russi e americani mentre meno entusiasti sono i cinesi (7,5).

Tra le mete regionali i turisti esteri scelgono sempre più Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana, ma sale la quota dei viaggi ‘lampo’ senza pernottamento, diretti per motivi di prossimità soprattutto al Nord Ovest. Mettono a segno aumenti importanti nelle spese dei turisti Roma (+7,2%), Firenze (+5,8%) e Napoli (+14,6%). Più contenuti i rialzi a Venezia (+0,9%) e Milano (+0,3%).
La spesa per vacanza nel Mezzogiorno è inferiore (3,3 mld contro il 7,9 del Centro e il 6,3 del Nord Est), ma viene scelto per le vacanze lunghe di una o due settimane.

Dati incoraggianti che nel 2015, anche per conseguenza di Expo, dovrebbero mostrare ulteriori incrementi.

È quello che tutti noi ci auguriamo per rendere cultura e turismo davvero asset fondamentali e strategici per la nostra economia e per il nostro futuro.

 

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