La decisione sulle Grandi Navi a Venezia è  importante e non può essere presa in tutta fretta, soprattutto senza coinvolgere coloro che saranno chiamati a governare la città  nei prossimi anni. Primo su tutti il nuovo Sindaco.

Concordo quindi pienamente sulla decisione di posticipare il confronto su questo tema dopo le elezioni comunali, e aggiungo una considerazione più generale sui progetti di cui si è parlato in questi mesi: credo che si sia cercato di arrivare in fretta a una soluzione che potesse non scontentare le compagnie crocieristiche, senza considerare altri progetti che avrebbero potuto o che potrebbero presentare prospettive migliori per l’equilibrio e per il futuro della laguna e della città di Venezia e della sua salvaguardia.

Né d’altra parte esistono soluzioni facili e in grado di rispondere ad un principio di tutela coniugandolo con le necessità di sviluppo e di occupazione: l’errore, come ho sempre detto, è stato fatto a monte, quando non si è pensato che le Grandi Navi nel bacino di San Marco avrebbero potuto generare una situazione insostenibile nel medio-lungo periodo.

L’errore è stato quello di non pensare una strategia per il turismo a Venezia a medio e lungo termine, rendendola così una preda facile di interessi di parte.

 

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