Il risultato delle elezioni regionali deve aprire una fase di riflessione profonda per il PD: l’esplosione dell’astensionismo e l’affermarsi dell’antipolitica e di quelle forze che hanno portato nel dibattito elettorale posizioni anti europee, come già accaduto in Spagna e in Polonia, sono evidenti allarmi di un disagio diffuso e radicato.

È necessario ritrovare un canale di ascolto molto più solido con i cittadini che sia il veicolo vero per trasmettere il senso di un cambiamento profondo come quello che il Partito Democratico vuole dare al Paese: la vera rivoluzione si fa con le proposte e non con le proteste, sia fuori che dentro al partito, dove le continue ed estenuanti diatribe interne hanno giocato a sfavore del risultato elettorale.

È necessario ritrovare a livello locale, soprattutto in vista delle prossime elezioni comunali del 2016 in alcune delle più importanti città italiane, un maggior radicamento con il territorio e verso i cittadini, oltre a un maggior senso di unità e di coesione all’interno del Partito Democratico.