Ieri l’Aula della Camera ha definitivamente approvato il decreto di riforma della scuola, che adesso è legge. Le novità introdotte sono molte, dalle assunzioni al ruolo del preside, dal potenziamento di alcune materie alla formazione degli insegnanti, dalle detrazioni fiscali per le famiglie con figli alla paritaria agli interventi di edilizia scolastica, ma anche importanti misure riguardanti anche la cultura e l’insegnamento legato all’arte e alla musica.

In tal senso, le principali novità riguardano i titoli di studio rilasciati dagli istituti attivi nei settori dei beni e delle attività culturali, quali storia dell’arte, della musica, dello spettacolo e del cinema, che verranno equiparati al diploma di laurea.

Inoltre sono state anche adottate misure importanti che consentiranno la stabilizzazione dei comandati dal settore scuola da diversi anni presso musei, Soprintendenze e luoghi della cultura.

Un riconoscimento fondamentale per la cultura, che finalmente entra a pieno titolo nella scuola e diventa componente essenziale della formazione e dell’istruzione di tutti, restituendo la dignità e l’importanza che merita nella vita di ogni individuo, a partire dall’infanzia.

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