Invito a leggere l’approfondimento dedicato da “l’Espresso” sul nuovo corso del Museo Nazionale Archeologico di Taranto, rilanciato anni fa con l’acronimo MarTa e ora incluso tra i venti musei di interesse nazionale previsti dalla Riforma del Ministero dei Beni Culturali.

Una sfida, quella di avvicinare il MarTa ai cittadini e a raggiungere livelli di pubblico e programmazione simili a quelli dei grandi Musei Nazionali, che confido verrà vinta dalla nuova direttrice Eva Degl’Innocenti, che ha da subito chiarito le priorità che guideranno la sua gestione: un consiglio scientifico interuniversitario, partenariati tra eventi esistenti, dialogo con sponsor industriali, programmazione culturale varia e dinamica, sinergia con realtà museali ed archeologiche, management partecipativo e strategia di marketing e comunicazione unica e trasparente, usando vecchi e nuovi media.

Un museo che con queste premesse e con un approccio innovativo può davvero fare aspirare a far tornare Taranto al centro di un piano turistico-territoriale che deve basarsi sullo stretto contatto con tutte le realtà culturali già presenti sul territorio, a partire dall’Istituto per la storia e l’Archeologia della Magna Grecia – che da oltre 50 anni organizza il Congresso Internazionale di Studi sulla Magna – fino a tutte le collezioni museali, i reperti dei depositi, attori politici ed economici del territorio, del turismo, del tessuto associativo e cittadino e delle cooperative giovanili non solo di Taranto, ma di tutta la Regione Puglia.

Un Museo che, inserito nella realtà territoriale e in itinerari turistici in grado di attrarre turisti non solo da altre regioni d’Italia ma da tutto il mondo, potrà seguire ed esemplificare il modello di museo diffuso e di integrazione tra cultura e territorio che il Ministero sta favorendo in molte regioni italiane, soprattutto in quelle lontane dai circuiti turistici tradizionali e quindi con maggiore necessità di creare un circolo virtuoso a partire da realtà di successo come il Marta saprà essere.

 

PER SAPERNE DI PIÙ:

– IL SITO DEL MARTA   www.museotaranto.org

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