Ieri a Trevi ho partecipato all’inaugurazione della restaurata Villa Fabri, splendida dimora seicentesca i cui lavori di restauro della facciata, la deumidificazione delle pareti del piano terra e la sistemazione del parco, con la creazione di un giardino ad uso dei ragazzi delle scuole del comprensorio, sono stati finanziati dalla Comunità Europea e dalla Regione Umbria.

Villa Fabri è un edificio importante sia per gli affreschi cinquecenteschi che per gli interessantissimi interventi fatti nel secolo scorso da artisti Boemi:la vista è strepitosa e si apre su una porzione di paesaggio intatto. È quindi il luogo ideale per essere sede dell’Osservatorio regionale per la biodiversità, il paesaggio rurale e la progettazione sostenibile, centro di studi e ricerca su tematiche rilevanti per l’intera Regione.

Un altro esempio di collaborazione tra le Istituzioni umbre e di attenzione al territorio: l’Umbria è un esempio di museo diffuso, e il fatto di dedicare a temi quali il paesaggio e biodiversità testimonia la volontà da parte di ormai molti amministratori come il Sindaco di Trevi di voler conciliare lo sviluppo con la tutela del paesaggio.