Invito a leggere la mia intervista al quotidiano “Corriere di Verona” sul gravissimo danno al patrimonio culturale perpetrato con il furto avvenuto nei giorni scorsi al Museo Civico di Castelvecchio, dove sono state sottratte opere d’arte di valore incommensurabile.

Ho piena fiducia negli investigatori chiamati a risalire ai motivi e ai mandanti del furto, che ha dei tratti e una modalità di esecuzione particolarmente allarmante e inquietante.

Si è inevitabilmente chiamato in causa il sistema di sicurezza e di gestione dei musei, su cui però vanno fatte due considerazioni: il nostro patrimonio museale è molto esteso e più ricco di quello di qualunque altro Paese, le risorse a disposizione sono limitate e soprattutto, anche in presenza di sistemi e apparecchiature di sicurezza, è necessario che tutte le procedure vengano attivate nei modi e nei tempi corretti affinché possano funzionare.

Se chiamato in causa il nostro Ministero, con l’aiuto di chiunque possa fare luce sull’accaduto, farà la propria parte nel fornire tutte le informazioni e l’aiuto possibile per riparare a quella che ad oggi è una tremenda ferita alla nostra cultura, alla nostra storia e al nostro patrimonio nazionale.

 

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