L’obiettivo a lungo auspicato da molti cittadini e associazioni , non ultimi i parlamentari componenti dell’intergruppo di cui faccio parte per la depenalizzazione dell’eutanasia e a favore del pieno riconoscimento del testamento biologico, è stato finalmente conseguito, con la calendarizzazione per il mese di marzo della discussione alla Camera della legge sul fine vita.

La proposta, composta al momento da dodici articoli che ricalca quella di iniziativa popolare depositata nel settembre 2013 e sottoscritta da oltre 105.000 cittadini nell’ambito della campagna «Eutanasia legale», prevederà tra l’altro che ogni cittadino possa rifiutare l’inizio o la prosecuzione di trattamenti sanitari, nonché di ogni tipo di trattamento di sostegno vitale così come della terapia nutrizionale, ed il personale medico e sanitario sarà tenuto a rispettare la volontà del paziente. Ogni persona potrà finalmente quindi attraverso un atto scritto, con firma autenticata dall’ufficiale di anagrafe del comune di residenza o domicilio, vedere riconosciute e rispettate le proprie volontà.

Un grande e importante passo verso un paese più civile grazie soprattutto all’impegno dell’associazione Luca Coscioni e di tanti coraggiosi testimoni di questa fondamentale battaglia sui diritti.

  

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