Mercoledì scorso ho partecipato alla presentazione al Senato del disegno di legge “Misure per tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale, posti sotto la tutela dell’Unesco”, provvedimento proposto dalla Senatrice Di Giorgi e altri colleghi del Partito Democratico.

Obiettivo del disegno di legge, che condivido pienamente, è la tutela dei centri storici italiani, in particolare di quelli che sono parte della lista dei luoghi tutelati dall’Unesco. Questo non per limitare gli effetti del decreto 201 del 2011 sulla libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali ma per tenere conto della specificità di certi siti e di certi monumenti identificativi del nostro patrimonio culturale.

Dobbiamo evitare la proliferazione incontrollata di attività estranee al contesto culturale come fast food, negozi di souvenir o grandi catene commerciali valorizzando invece quel “patrimonio immateriale” di cui i centri storici del nostro Paese sono ricchissimi: un tessuto di valori culturali legati alle tradizioni, agli usi e costumi che formano l’identità di un luogo e che il provvedimento punta a proteggere, estendendo il principio della salvaguardia previsto dalla legge 77/2006 sui siti Unesco anche alla componente intangibile dei nostri tesori artistici e architettonici.

In questa direzione si è già mosso il sindaco di Firenze Dario Nardella, il quale ha introdotto una nuova regolamentazione degli esercizi commerciali nel capoluogo toscano a cui il disegno di legge presentato al Senato si ispira. Un’iniziativa importante e coraggiosa di cui altre città italiane avrebbero disperatamente bisogno, prima fra tutte Venezia, ma che rischia di diventare inutile senza una legge nazionale che ne legittimi i contenuti.

Per questo auspico che il provvedimento venga al più presto trasformato in legge. Un monumento è anche il suo contesto, il decoro che circonda un bene architettonico lo valorizza e lo completa. Un Paese che ha ben 51 siti protetto dall’Unesco ha anche la responsabilità di tutelarli nel modo più completo possibile anche per quello che riguarda il patrimonio immateriale. E questa proposta di legge si propone proprio questo.

 

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