Nei giorni scorsi ho ricevuto, con decreto del Ministro Dario Franceschini, la delega per il coordinamento delle attività e delle iniziative relative all’attuazione delle Convenzioni UNESCO di competenza del Ministero.

In particolare, tali convenzioni prevedono a carico e per azione diretta del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo l’avvio e l’ implementazione di iniziative riguardanti la tutela del patrimonio culturale e naturale, la salvaguardia dei beni culturali immateriali e la protezione e la promozione delle espressioni della diversità culturale.

L’Italia è da sempre protagonista in molti degli organismi che dirigono le strategie e le azioni dell’UNESCO, oltre a esserne uno dei maggiori contributori globali ed il Paese con il maggior numero di siti  iscritti. 

Dal nostro impegno derivano enormi potenzialità e possibilità di azione, ma anche grandi responsabilità connesse alla capacità di saper gestire, mantenere e valorizzare un patrimonio vasto e diversificato.  

Da Villa Adriana ai territori del vino nelle Langhe, dalle aree rupestri della Val Camonica ai Trulli di Alberobello, i 51 siti Unesco italiani sono un meraviglioso catalogo di monumenti, archeologia, natura e storia che non ha paragoni al mondo e la cui valorizzazione può rappresentare anche un fantastico volano di quel turismo culturale diffuso su tutto il territorio nazionale che oggi è un obbiettivo fondamentale dell’azione del MIBACT.