Il Pontefice, con un discorso straordinario in occasione della cerimonia del premio Carlo Magno, ha voluto pochi giorni fa ricordare ai rappresentanti delle istituzioni europee che cosa ha portato alla costituzione dell’Europa, quali sono stati i principi fondativi, le comuni radici. Riflessioni dirompenti in un momento in cui invece sempre di più si parla di possibile deflagrazione dell’Unione Europea, incapace di trovare risposte unitarie a problemi epocali come e non solo quello dei migranti.

Sabato a Onna è stata restituita al culto la Chiesa di San Pietro Apostolo, resturata grazie ad un contributo di 3milioni di Euro della Repubblica Federale tedesca. Durante la guerra, Onna fu teatro di un gravissimo episodio di rappresaglia sulla popolazione civile da parte dei nazisti.

Con questa cerimonia, che ha visto la partecipazione della comunitá, si è voluto quindi non solo suggellare la fine di un restauro, reso possibile anche grazie al Mibact che ha ricostruito un bene fondamentale per la ripresa della vita della comunitá come è una Chiesa, ma anche sottolineare il valore simbolico, di definitiva pacificazione tra due popoli che hanno scritto pagine buie e drammatiche ma che grazie anche all’Europa da ormai quasi 70 anni fanno parte della stessa famiglia, legata dagli stessi principi e convinzioni. L’Europa oggi a Onna è stata festeggiata per la solidarietá, in nome della quale un Paese è intervenuto a sostegno di un altro in un momento drammatico come quello del terremoto del 2009.
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