Il prossimo Convegno Nazionale del FAI, il 24 Febbraio (scarica il programma), aggiunge un altro tassello importante a quella visione circolare che mettendo al centro la persona e la sua salute promuove un’azione per la gestione delle trasformazioni del territorio che sappia coniugare tutela del paesaggio e sviluppo di un’agricoltura che rispetti l’ambiente e tenga conto delle nuove emergenze climatiche.
La transizione energetica è certamente un punto fondamentale in questo dibattito: moltissimi terreni agricoli sono oggetto di richieste per impianti fotovoltaici o per pale eoliche con la conseguenza di un totale stravolgimento del paesaggio e in molti casi la fine di produzioni agricole d’eccellenza che occupavano quei terreni.
Ovviamente la necessità di una transizione energetica è condivisa da tutti ma, contrariamente quanto avviene in altri paesi europei, in Italia questo urgente percorso di conversione della nostra produzione energetica da fonti rinnovabili e non inquinanti non avviene sempre al seguito di una strategia che tenga conto anche di altre componenti, per esempio la tutela del paesaggio o la salvaguardia dell’agricoltura.
Il Convegno del FAI, che prevede sessioni aperte al pubblico e non solo ai Delegati che verranno da tutto il Paese, vuole approfondire in particolare il tema dell’agricoltura come motore per uno sviluppo sostenibile e diffuso, soprattutto dopo la recente donazione alla Fondazione di una proprietà “Villa Caviciana” nel Lazio, vicino al Lago di Bolsena, esempio virtuoso di agricoltura biologica e tutela paesaggistica.

Il mio intervento di apertura