Qualche giorno fa, il Presidente della Repubblica Mattarella ha ricevuto una delegazione del FAI in occasione dei cinquant’anni dalla nascita della fondazione grazie alla lungimirante visione di Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni. Erano presenti non solo i rappresentanti istituzionali ma anche una parte dello staff che oggi conta oltre trecento persone e che lavorano per il FAI con dedizione e passione.
Sono venuti da tutta Italia a Roma per questa straordinaria occasione i rappresentanti delle delegazioni di volontari che sono la linfa vitale della fondazione. Grazie a loro e al loro generoso e quotidiano impegno la fondazione può organizzare le grandi manifestazioni nazionali come le Giornate di Primavera o i Luoghi del Cuore che coinvolgono milioni di cittadini italiani, risvegliandone l’attenzione e l’amore verso il patrimonio culturale e paesaggistico. Grazie a loro, ai nostri volontari, il FAI esiste, cresce e trova sostegni e iscritti. Come giustamente ha ricordato il Presidente della Repubblica la barriera più efficace contro la barbarie ė la cultura che dà consapevolezza, spirito critico, coscienza della propria identità, apertura verso gli altri.
Il Fai non solo restaura in modo esemplare, mantiene e restituisce alla comunità rendendoli visitabili e vivi esempi significativi del nostro patrimonio culturale e naturalistico ma è, e vorrà sempre essere, una luce di cultura nel buio di un’epoca così lacerata e oscura.
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