Con un ennesimo blitz in particolare dei parlamentari della lega, questa volta in accordo con i colleghi di Fratelli d’Italia, la proposta al Senato di una legge che estenda il silenzio assenso ben oltre a quelli che sono gli ambiti attualmente previsti e anche ai progetti privati sembra in dirittura di arrivo. il rischio per il paesaggio italiano è altissimo: durante la mia permanenza al Ministero della cultura come sottosegretario con delega al paesaggio, ho in tutti modi sottolineato la necessità di rivedere non solo il Codice dei beni culturali ma anche tutto il sistema di tutela in modo da rendere le sovrintendenze più efficienti, dotandole anche di mezzi più moderni e di procedure più rapide: la ratio di questo mio approccio era evitare proprio quello che sta succedendo adesso e cioè che a un certo punto la politica decidesse che la tutela non dovesse essere più competenza esclusiva del Ministero della cultura attraverso le proprie soprintendenze. Accorciando i tempi, aumentando l’ambito del silenzio assenso e dei casi nei quali non è più necessario il parere vincolante del ministero il sistema di tutela italiano che era uno dei migliori del mondo, anche se rigido e invecchiato si è sbriciolato e il nostro paesaggio ormai non è che protetto dai piani regionali, laddove ci sono e dalle politiche urbanistiche dei comuni. In un momento nel quale inoltre in nome della transizione energetica si stanno prevedendo e si sono già fatti interventi estremamente invasivi senza nessuna attenzione ai luoghi paesaggisticamente rilevanti questa ennesima notizia che allenta la possibilità di controllo e di vincolo è certamente molto preoccupante. Il paesaggio italiano é fragile ,minuto, espressione di un’identità antica e contemporanea va trattato nelle sue trasformazioni con competenze e delicatezza non a colpi di accetta.
Le conseguenze di questo si vedranno tra qualche anno, e alle nuove generazioni consegneremo un paesaggio diverso e certamente più confuso e disordinato di quello attuale. Il Fai come certamente tutte le altre istituzioni che da anni si battono per la tutela del paesaggio non possono che esprimere di fronte alla cecità che ispira questo tipo di correzioni alle norme vigenti, preoccupazione, perplessità e forte opposizione.
Blitz della destra sul paesaggio, tagliati i poteri dei soprintendenti – la Repubblica
https://www.repubblica.it/politica/2025/06/03/news/riforma_sovrintendenze_centrodestra_senato-424644469/
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